Il piano z

Mi gai fatto riflettere.
Non so se nella mia vita ho mai avuto un piano Z.
In realtà non ho avuto nemmeno un piano B.
Il mio piano era il piano A, l'unico attuabile. Il solo che volevo.
Forse aveva ragione mio marito quando mi disse che non avevo più sogni, che non avevo aspettative per il futuro.
In realtà era il mio piano A che secondo me si stava realizzando.
Una bella famiglia, i figli che crescono, un marito che mi amava e con il quale dividere tutto, gioie dolori viaggi avventure.
Le lotte di tutti i giorni per arrivare un giorno seduta davanti al camino con una nuvola di nipoti che mi corrono intorno e mi amano.

Non sono stata capace di elaborare il piano B.
Figuriamoci il Z.

Poi ogni volta che ho cercato una via di fuga è successo qualcosa che mi ha fatto desistere.

Non ci provo nemmeno più. Sono stanca.
Aggiusto come un Kintsugi il piano A dalle crepe e rotture del percorso della vita e lo faccio andare avanti, guardandolo con occhi amorevoli.